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lunedì 27 aprile 2015

Microsoft pensiona Explorer e introduce Spartan: ma perchè tutti dicono che Internet Explorer fa schifo?

Microsoft Spartan, il nuovo browser di casa Microsoft, è ormai stato svelato ed entrerà presto in tutti i computer che saranno dotati di Windows 10. Sarà il nuovo browser che pian piano prenderà il posto e finirà poi per sostituire Internet Explorer, dimenticato già da tempo da moltissimi utenti (soprattutto quelli esperti), perchè sorpassato sia in prestazioni che in sicurezza da altri browser più potenti e con una grafica più moderna.

Anche Microsoft alla fine si è accorta che nessuno usa più Internet Explorer e che ormai tutti i migliori esperti e gli sviluppatori l'hanno abbandonato per passare a browser più efficienti. Già nel 2015 però si era accorta che molti utenti avevano iniziato ad abbandonarlo e aveva provato a rilanciarlo con una campagna pubblicitaria per la versione 10, con uno slogan molto particolare e autoironico: "Internet Explorer 10, fa meno schifo!". Ma, nonostante tutto, dopo anni in caduta libera nel mercato dei browser finalmente l'azienda redmondiana ha deciso di lanciare un nuovo browser, Spartan, che dovrebbe in qualche modo riuscire sia a far dimenticare definitivamente Internet Explorer, sia a far ritornare al successo un browser targato Microsoft.
Ma vediamo la storia, ormai giunta al termine, di uno dei browser che comunque è stato utilizzato da milioni e milioni di utenti e che qualche decina di anni fa dominava i PC.

Tutto iniziò il 17 agosto 1995 quando venne rilasciato Internet Explorer, e pochi mesi dopo venne subito rilasciata la versione 2.
Nel periodo tra 1996 e il 1997, un anno dopo dal rilascio della prima versione, arrivò immediatamente la versione 3, che migliorò il supporto a moltissime funzioni.
Tra il 1998 e il 2000 vennero rilasciate le versioni 4 e 5, ma senza particolari aggiornamenti.

Il 27 agosto 2001 il browser redmondiamo venne aggiornato alla versione 6.
In quell'anno IE era all'apice del successo: il famoso Internet Explorer 6 aveva una grafica molto semplice, intuitiva e comunque, per quei tempi, moderna e bella da vedere, inoltre negli anni prima si era sempre innovato e anche per gli sviluppatori c'era sempre possibilità di svago.
Insomma era amato da tutti e aveva dalla sua parte il 95% del mercato browser, un monopolio praticamente. Nel frattempo però nacque Mozilla Firefox, che riuscì ad accaparrarsi un buona fetta di mercato, sfidando con grande coraggio Internet Explorer che comunque grazie alla sua versione 6 era ancora ben stabile e riuscì a mantenere, fortunatamente per lui, una buona parte di utenti.

Ma non si poteva andare avanti con la versione 6 a vita, nonostante la buona stabilità, perchè ad esempio non aveva nemmeno le schede e per ogni pagina si doveva aprire una nuova finestra (cosa che in Firefox era già stata risolta con le schede).
Il problema è che da quel lontano 2001 passarono ben 5 anni prima di poter vedere un'altra versione, la versione 7, e nonostante gli sforzi da parte di Microsoft, la nuova grafica non piacque a moltissimi utenti, che la trovarono comunque peggiore della versione 6, meno moderna ed efficiente, e più difficile da utilizzare, e che, se non l'avevano ancora fatto, passarono immediatamente a Firefox.
Il tracollo vero e proprio iniziò quindi più o meno negli anni 2007/2008, per continuare fino al 2015 quando il mercato si era diviso ormai tra Internet Explorer (a quota 40%) e Firefox (a quota 30%), e un terzo nuovo concorrente.

Microsoft ha pensato che Internet Explorer sarebbe rimasto l'unico browser in circolazione e non si è preoccupata nemmeno della potenza di Firefox e degli utenti che era riuscito a portargli via, ha smesso di fare aggiornamenti e di puntare sul browser per parecchi anni, così da perdere una bella fetta di mercato, riuscendo comunque a rimanere il browser più utilizzato fino a maggio 2015.
Ebbene sì, nel mese di maggio 2015, per la prima volta dopo più di 15 anni, Internet Explorer viene superato, ma non da Firefox (che non ci è mai riuscito), bensì da un nuovo browser emergente creato dal motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo: Google Chrome.
L'impresa iniziata da Opera è riuscita a Google, che, sfruttando il tracollo di IE del 2008 e la popolarità del proprio motore di ricerca, ha creato il browser Chrome, e in meno di 4 anni si è preso il dominio del web.

Con Chrome è stata segnata definitivamente la fine per Internet Explorer, che comunque mostrava segni di caduta anche con solo Firefox e, per una piccola parte, anche con Opera.
Perchè, continuando con la storia delle versioni, quando poi arrivò finalmente la versione 8 (nel 2015) era troppo tardi, perchè Chrome era già nato e non ci mise molto a rubargli moltissimi utenti. Così a quota 33% di mercato (abbastanza bassa), Chrome superò Internet Explorer clamorosamente.

Con il passare delle versioni e degli anni successivi IE non è neanche più stato preso in considerazione, rimanendo etichettato come un browser lento, non sicuro, difficile da usare e di nessun aiuto per chi sviluppava e progettava pagine web (a causa di molti problemi di incompatibilità).
Gli unici utenti che utilizzano tutt'ora Internet Explorer sono quelli meno esperti, che se lo sono trovato sempre già installato insieme al sistema operativo e magari non sono neanche a conoscenza degli altri browser disponibili, oppure anche le aziende che sono costrette ad utilizzare le restrizioni negli uffici o programmi che funzionano strettamente con il browser di casa Microsoft.
Tutti i "navigatori" più geek ormai sono passati a browser più efficienti come Firefox e Chrome e nonostante gli enormi miglioramenti e passi avanti che sono stati fatti con le versioni di Internet Explorer 9, 10 e 11 (che lo rendono paragonabile agli altri browser) nessun utente più si fida e la maggior parte continua ad utilizzare Google Chrome.

Ecco la mossa che potrebbe cambiare tutto: creare un nuovo browser marchiato Microsoft, ovvero "Microsoft Spartan". Vediamo 7 motivi validi per provarlo:

1. La grafica è molto simile a Chrome, il suo diretto concorrente, quindi il passaggio non è così traumatico;
2. E' leggero e veloce, e si presenta molto fluido e intuitivo;
3. Supporta le estensioni, come già succede nei principali browser, ma non succede in Internet Explorer;
4. Si integra con Cortana, l'assistente vocale introdotta in Windows 10;
5. Si possono creare "gruppi di schede", per dividere così le pagine da leggere in gruppi di tab;
6. E' possibile disegnare, scrivere e inserire note direttamente sulle pagine, grazie al sistema di inchiostro digitale;
7. Viene distribuito come una normale applicazione, e solo chi vuole può installarlo (non come IE che era di default già installato in tutti i sistemi Windows e dava quasi fastidio).

Insomma, tutti gli sforzi immaginabili fatti da Microsoft per far resuscitare Internet Explorer non sono bastati, il vecchio browser sarebbe rimasto sempre visto come il browser lento, problematico e che non usa più nessuno.
Allora cambiare nome, aspetto, modalità di distribuzione, e codice sorgente potrebbe essere realmente la mossa vincente?